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Soluzioni di efficientamento energetico per le aziende: perché l’IoT è la risposta che guarda alla sostenibilità

Per le imprese e le organizzazioni, la gestione dell’energia costituisce un punto importante, non solo perché si tratta di una voce di spesa considerevole, ma soprattutto per quanto l’efficientamento energetico può fare a livello di produttività, immagine e rapporti con gli stakeholders.

Ridurre il proprio impatto ambientale guardando ad obiettivi di carbon neutrality significa per le aziende orientarsi alla sostenibilità e privilegiare un approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili.

Se da un lato è l’assetto normativo comunitario oltre che nazionale ad imporre una crescita che guardi alla sostenibilità, dall’altro un’improba e sconsiderata amministrazione del comparto energetico si ripercuote immediatamente sui costi e non giova neppure alla produttività.
Non si tratta perciò unicamente di agire in conformità con quanto previsto, ma di dimostrare il proprio impegno nel voler orientare lo sviluppo dell’impresa verso la sostenibilità ambientale oltre che economica.

L’efficienza energetica industriale si misura anche nella capacità di un’organizzazione di recuperare energia così da limitarne l’approvvigionamento.
Tuttavia non va trascurata in questi termini anche l’importanza dell’efficientamento industriale, cioè quel processo attraverso cui si punta ad un’ottimizzazione delle risorse energetiche.

Il controllo e il miglioramento dell’allocazione energetica dei propri impianti diviene per un’industria o un’organizzazione una variabile di crescita: una gestione migliore dell’energia diviene infatti vantaggio competitivo.

Come ridurre quindi gli sprechi tagliando i costi e salvaguardando l’ambiente senza compromettere la capacità produttiva di un’organizzazione ma al contrario, rendendola più efficiente e valida?

Il Sistema di Gestione dell’Energia (SGE)

Con Sistema di Gestione dell’Energia (SGE) si intendono tutte le attività strategiche di cui un’organizzazione si può avvalere per gestire in maniera efficiente l’energia ponendo attenzione all’efficientamento e al risparmio energetico.

La norma ISO 50001, o per meglio dire UNI EN ISO 50001, è una disposizione internazionale ad adesione volontaria all’interno della quale si specifica come creare o migliorare il proprio SGE.

Si tratta di uno strumento di cui qualunque organizzazione può dotarsi per orientarsi verso una sostenibilità raggiungibile grazie ad un utilizzo più consapevole delle proprie risorse energetiche all’interno delle proprie attività.

L’adozione di un SGE diviene per l’azienda un’opportunità per sistematizzare il proprio approccio nei confronti dell’efficientamento energetico: dalla definizione degli obiettivi energetici fino allo sviluppo di un percorso che contempli gli strumenti per raggiungere tali obiettivi.

Quali sono in termini operativi le iniziative da mettere in atto per l’azienda che vuole implementare un Sistema di Gestione dell’Energia?
Il punto di partenza, dopo la definizione di una chiara politica energetica e l’individuazione del quadro normativo di riferimento per ciascuna azienda, è l’analisi della propria performance energetica.

L’audit energetico dei propri impianti

L’audit dell’efficienza energetica o più semplicemente audit energetico è di fatto un’analisi dei consumi grazie alla quale, fotografando l’utilizzo dell’energia da parte delle macchine e non solo, diviene possibile identificare precisamente le aree nelle quali ci sono sprechi o inefficienze.

L’analisi restituita dall’audit energetico non riporta unicamente i dati relativi ai consumi e all’efficienza dei macchinari, ma consente di esaminare l’azienda nel suo complesso sotto il profilo delle risorse energetiche.
Uno schema dell’intero ecosistema energetico nel quale si inseriscono i diversi processi produttivi restituisce quindi una visione globale. È solo grazie a questo panorama complessivo che la valutazione delle inefficienze del singolo impianto o all’interno della medesima fase chiarisce come individuare la miglior soluzione per intervenire.

La normativa prevede che alcune tipologie di aziende debbano effettuare l’audit dell’efficienza energetica con regolarità: le grandi imprese e quelle cosiddette energivore sono tenute a farlo ogni 4 anni.

L’obiettivo primario di questo tipo di diagnosi è avere un quadro chiaro di dove sono allocati i consumi energetici all’interno del proprio processo, procedere alla misurazione periodica degli stessi e individuare le sezioni che possono essere ottimizzate, riducendone i consumi.

Il lavoro fatto a partire dai dati ottenuti con l’audit energetico, quindi, si propone di intervenire dove vi sono possibili margini di miglioramento. Non necessariamente si tratta di sprechi, come nel caso di fluttuazione del costo tra diverse energie primarie gas, energia elettrica, acqua. L’intento è quello di migliorare i flussi produttivi di cui l’analisi ha ricostruito i consumi.
A livello operativo, le iniziative che seguono l’analisi sono strutturate e seguono un modello ben preciso.

Dopo l’analisi energetica: come si articola lo schema PDCA

L’audit energetico è il punto di partenza. Le attività organizzative successive si sviluppano secondo uno schema definito PlanDoCheckAct o più comunemente PDCA. Questo metodo di gestione iterativo è utilizzato per il controllo e il miglioramento di processi e prodotti e può essere applicabile anche per l’efficientamento energetico.

Si tratta di un processo, definito anche del miglioramento continuo, che prevede appunto il susseguirsi di quattro fasi:

  • con l’audit dell’efficienza energetica vengono messi a disposizione i dati che permettono di stabilire gli obiettivi energetici da perseguire e i piani d’azione per raggiungere questi traguardi secondo quanto previsto dalla politica energetica dell’organizzazione (Plan);
  • a questo punto è possibile implementare ed attuare le attività strategiche individuate per la gestione energetica (Do);
  • successivamente si apre la fase dedicata a monitorare e sorvegliare i processi in modo da avere sotto controllo le operazioni per valutarne l’efficacia rispetto alla politica energetica e agli obiettivi identificati in precedenza (Check);
  • in ultimo si agisce per correggere e migliorare la prestazione energetica sulla base dei risultati ottenuti (Act).

L’audit energetico diviene quindi ancor più utile se la diagnosi delle prestazioni energetiche viene condotta in tempo reale. Se non si tratta di un’analisi puntuale e, per così dire, statica, ma diviene un processo implementato nella produzione, gli interventi e le operazioni correttive possono realmente ottimizzare la gestione delle risorse energetiche.

L’IoT e le soluzioni per l’efficientamento energetico 

Le tecnologie fornite dall’IoT permettono il miglioramento delle prestazioni di efficienza energetica di un’organizzazione monitorando costantemente e in tempo reale il dispendio energetico dei flussi produttivi e delle linee di produzione.

Evidentemente la sostituzione di apparecchiature datate e inefficienti contribuisce a rendere più veloci i progressi in questo senso, ma l’implementazione di soluzioni software per la misurazione e il monitoraggio del dispendio energetico è imprescindibile per l’efficienza energetica delle industrie.

Le soluzioni fornite dall’Internet of Things per l’efficientamento energetico sono studiate per essere implementate nei diversi sistemi consentendo prima di tutto di raccogliere i dati utili, quindi di estrarre unicamente quelli relativi al consumo energetico in riferimento a ciascuna macchina all’interno dei singoli flussi produttivi.

Senza il monitoraggio costante dei consumi risulta impossibile pianificare e mettere in atto strategie di risparmio che si possano dire efficaci, perché è solo grazie alla restituzione dei dati utili che è possibile comprovarne le riuscita.

Unicamente implementando software di gestione dell’energia dedicati e progettati per individuare le inefficienze è possibile identificare gli asset o i processi che vanno rivisti in modo da aumentare la produttività riducendo i costi.

Questo tipo di software offre l’opportunità di applicare lo schema PDCA e di massimizzare le operazioni produttive guardando alla sostenibilità con strategie che ottimizzano i consumi energetici.

Migliorare la produttività con l’IoT: la soluzione di Extreme Automation

Una gestione più attenta delle risorse energetiche riduce i costi di produzione, rendendola al contempo più efficiente se non aumentata.

La soluzione proposta da Extreme Automation è Omnia Energy: un prodotto altamente performante che aiuta ad individuare i pattern di spreco in modo da poter comprovare il margine che un’allocazione più oculata delle risorse energetiche viene ad offrire. Per conoscere e scoprire come Omnia Energy può rivedere la gestione energetica di un impianto produttivo, contattaci.

1 Comment

  • Un commentatore di WordPress
    Posted 8 Febbraio 2024 at 12:17

    Ciao, questo è un commento.
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